la bellezza che sta come una gemma
nei ricordi di anni con mia moglie
scivola sopra le guance e il viso
come goccia d'ambra fossilizzata
ed è struggente il contemplarli ancora
e intendere che sono dentro di me
come la nostalgia che recano
senza del mio cuore fare strazio
l’atto del ripudio che ti espone
diviene così via di salvezza
come una candela in cui risplende
la gemma custodita nel mio cuore
e Bon!
"Le Nozze di Cana" di Stefano Torre è una poesia intrisa di nostalgia e di una bellezza che si fossilizza nei ricordi. Il poeta celebra la bellezza che, come una gemma, si conserva nei ricordi degli anni trascorsi con la moglie, assumendo la forma di gocce d'ambra fossilizzate. L'immagine dell'ambra, materiale prezioso e antico, suggerisce un senso di immortalità e di eternità che permea l'amore vissuto.
La poesia evoca la visione struggente della bellezza che si riflette sul viso della moglie, scivolando dolcemente sulle guance. La metafora delle gocce d'ambra fossilizzate suggerisce che questa bellezza è diventata parte integrante del passato, conservata come un tesoro prezioso. La fossilizzazione, in questo contesto, rappresenta la conservazione di momenti e emozioni uniche nel tempo.
Il poeta, contemplando questi ricordi, riflette sulla loro presenza indelebile dentro di lui. La bellezza e la nostalgia rappresentano un patrimonio emotivo che si insinua profondamente nel cuore, diventando parte integrante dell'essenza stessa dell'individuo. La bellezza diviene così un elemento che non solo si sperimenta ma che si custodisce con amore e devozione.
La poesia tocca anche il tema dell'atto del ripudio, un gesto che di solito evoca dolore e divisione. Tuttavia, nella prospettiva del poeta, questo atto assume una dimensione diversa: diviene una via di salvezza. Questa interpretazione contrasta con l'idea comune di un ripudio come un'azione dolorosa, suggerendo che la separazione può portare a una liberazione e a una rinascita spirituale.
Il riferimento alla candela in cui risplende la gemma custodita nel cuore aggiunge un ulteriore strato di simbolismo. La candela, simbolo di luce e speranza, rappresenta la possibilità di ravvivare la bellezza custodita nel cuore, anche attraverso le fiamme delle sfide e delle separazioni. La gemma, nella sua brillantezza, continua a risplendere, illuminando il cammino anche nei momenti difficili.
La chiusura della poesia con l'espressione "E Bon!" aggiunge un tocco di leggerezza e conclusione alla riflessione. In dialetto piacentino, questa espressione può significare "FINE", "BASTA", ma anche "AMEN". Questa chiusura dona un senso di compiutezza alla poesia, sottolineando la rassegnazione e la serenità nell'accettare il fluire della vita e delle emozioni.
In definitiva, "Le Nozze di Cana" di Stefano Torre è una poesia che cattura la bellezza intrinseca della vita, con le sue gioie e le sue sfide. Attraverso un linguaggio poetico ricco di simbolismi, il poeta trasmette un messaggio di speranza, di custodia affettuosa dei ricordi e di accettazione serena del destino.