vedo levarsi oltre il colle la guerra
stendardi e bagliori e tuoni scarlatti
ed ali spennate di angelo in volo
cadere giù per fracassarsi a terra
come galline di coccio in mille pezzi
e i pipistrelli a fare giravolte
nel fuoco di torbido cielo al napalm
cavar dalla gola urla non umane
ho visto il cuore gonfiarsi e dolere
fino a spaccarsi in due per sputare
la luce che ha dentro in faccia al nemico
come acido per sfigurarne il volto
e Bon!
Il poeta descrive poi ali spennate di angelo in volo, cadute a terra come galline di coccio in mille pezzi. Questa immagine, carica di simbolismo, rappresenta la caduta e la distruzione di qualcosa di apparentemente nobile e divino, mentre la realtà della guerra si rivela brutale e disumana. L'uso della figura degli angeli aggiunge un elemento di tragicità alla narrazione.
Il passaggio successivo della poesia ritrae i pipistrelli che fanno giravolte nel fuoco di un cielo torbido al napalm, un'immagine che evoca l'orrore della guerra chimica e la distruzione causata dalle armi moderne. Le urla non umane che emergono dalla gola contribuiscono a creare un'atmosfera di terrore e disperazione, sottolineando la deumanizzazione che spesso accompagna il conflitto armato.
La poesia si sposta poi a una riflessione più intima sul dolore e la sofferenza della guerra. Il cuore del poeta si gonfia e dolisce, arrivando addirittura a spaccarsi in due per "sputare la luce che ha dentro in faccia al nemico". Questa immagine forte suggerisce la resistenza e la volontà di rivelare la verità , nonostante il dolore e la distruzione circostanti. La luce interiore diventa un simbolo di verità e coraggio, contrastando l'oscurità della guerra e dell'ingiustizia.
La chiusura della poesia con l'espressione "E Bon!" in dialetto piacentino, che può significare "FINE", "BASTA", ma anche "AMEN", conferisce alla poesia una conclusione che è allo stesso tempo definitiva e riflessiva. La brutalità della battaglia viene sottolineata, eppure il poeta sembra concludere con una nota di accettazione serena o di rassegnazione nei confronti delle tragedie umane. La guerra, vista attraverso gli occhi del poeta, diventa un terreno di sofferenza e distruzione, ma anche di resistenza e di luce interiore che cerca di emergere nel mezzo dell'oscurità .