mercoledì 22 gennaio 2025

Due o tre cose sull’oroscopo

il fascino del cielo e del firmamento incantano l'uomo da millenni!

Due o tre cose sull’oroscopo

Quella dell’oroscopo e dell’astrologia è un pratica retaggio di tempi antichi, nei quali astronomia ed astrologia andavano a braccetto, e nei quali non v’era corte, dalla Cina alla Scandinavia, per non dire dell’America, che non avesse almeno un Astrologo al suo servizio.

Leggere il cielo era indispensabile per decidere il da farsi, in qualunque campo, dalla spicciola economia, alla guerra, ai matrimoni, alle sommosse.

Il cielo era fatto di stelle fisse, che raramente riservavano sorprese, e di astri erranti, i pianeti, che modificavano in continuo la loro posizione nel cielo, muovendosi a ridosso dell’eclittica, ovvero della linea apparente disegnata nel cielo dal sole, nei suoi moti attraverso lo zodiaco.

A seconda della posizione dei pianeti nel cielo degli astri erranti, che in tempi antichi erano solamente cinque (Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno) venivano predetti gli accadimenti terreni.

I Magi si mossero verso Israele, così afferma la moderna archeo astronomia, poiché avevano letto in una congiunzione stretta tra Giove e Saturno, nella costellazione di Pesci, la nascita di un grande re (Giove) di enorme saggezza (Saturno), in Palestina (Pesci).

Del resto, agli albori della civiltà, ed anche oltre, gli astri erano divinizzati, il culto del sole e della luna è rimasto in vita per millenni, e se si pensa a come, dai babilonesi, ai greci, agli arabi, gli uomini dell’occidente abbiano pensato di raffigurare nel cielo i propri miti, si capisce il motivo che ha avuto l’affermazione dell’astrologia.

Poi sono arrivati i Preti che con i loro dogmi sull’incorruttibilità celeste hanno per anni et annorum, ignorato completamente l’astrologia, arrivando persino a cancellare in modo sistematico le cronache che narravano di come le premonizioni celesti avessero cagionato eventi chiave nella storia del mondo (nel 1054, l’esplosione della supernova divenuta Nebulosa del granchio, determinò lo scisma tra chiesa d’occidente e d’oriente)

Nel 1200, uno dei padri della chiesa, ovvero San Tommaso D’Aquino, diceva “Astra inclinant, non necessitant” (gli astri influenzano ma non costringono), riconoscendo una validità delle credenze astrologiche allora decisamente forti.

Quindi anche l’atteggiamento della chiesa nei confronti dell’oroscopo non è sempre stato duro ed inflessibile, arrivando ad ammettere che il tema natale abbia una influenza importante sulla nostra personalità.

Ma la magia e la superstizione, erano da combattere per affermare la purezza del firmamento (che tra l’altro in termini etimologici rimanda al dogma dell’incorruttibilità celeste), soprattutto dopo il casino generato dalla supernova nel Toro del 1054, e così la chiesa usò l’inquisizione anche per combattere ogni eresia che nasceva dall’interpretazione dei fenomeni celesti.

Resta il fatto che nella nostra cultura rimane, radicato e stratificato dai millenni, il rapporto tra cielo e terra dell’astrologia antica, basti per questo pensare all’etimologia della parola desiderio, che è DE SIDEREO, ovvero DALLE STELLE.

Tornando all’oroscopo, lo zodiaco era stato diviso in dodici parti, corrispondenti grosso modo a 12 cicli della luna, e quelle 12 costellazioni sono rimaste intatte nella pratica aruspicina contemporanea dell’oroscopo.

Ma oggi le costellazioni zodiacali sono diventate 14, poiché l’astronomia moderna, già ai tempi di Tycho Brahe, maestro di Keplero, ha aggiunto la costellazione del Serpentario (Ophiucus), tra lo Scorpione ed il Sagittario, e la Balena (Cetus) nella quale il Sole transita per una mezz’oretta il 24 aprile di ogni anno.

Ogni costellazione zodiacale ha dimensioni differenti, ed il tempo trascorso dal sole in ognuna di esse è variabile a seconda della dimensione, oltre che della velocità apparente, legata alla così detta costanza della velocità areolare, con la quale la Terra si muove nel cielo.

Così il sole in talune costellazioni zodiacali, come lo Scorpione, rimane per pochi giorni, mentre in altre, come la Vergine, rimane per quasi due mesi.

La precessione degli equinozi ha poi spostato la posizione apparente del sole, che ore è in ritardo di un mesetto rispetto all’epoca in cui nacque Cristo.

Così oggi il sole in Febbraio è nel Capricorno, ed il 21 marzo, giorno dell’equinozio di primavera il sole è ben distante dal punto d’Ariete, trovandosi a camminare nel bel mezzo dei Pesci.

Anche ammettendo che l’oroscopo possa avere un senso ed una sua validità, attualmente, considera la sfera celeste e la sua meccanica, come se tutto fosse rimasto fermo a due mila anni fa.

Gli Astrologi contemporanei vendono fuffa, quindi, ovvero basano la loro pseudo scienza su una base del tutto errata. Riescono ad avere successo solo perché, in gran parte, avvolgono le loro premonizioni nell’aura della verità di fede, che è verità assoluta ed indiscutibile per definizione.

Ma gli uomini hanno bisogno di credere in qualcosa, ed in un mondo nel quale ormai sono pochissimi quelli che ancora si affidano a Dio ed hanno fede, dilagano i maghi ciarlatani, che ti dicono se cuccherai o no, se passerai gli esami, se tornerai con la morosa o meno.

Il problema è che taluni si spingono oltre la semplice lettura dell’oroscopo quotidiano, e si lasciano irretire dalle Strie di turno, fino a dilapidare interi patrimoni, perché così vuole il cielo!

Ma se in un tempo antico aveva senso leggere nei moti celesti una qualsivoglia premonizione sul futuro, ed aveva senso cercare di legare la data di nascita di ognuno e le sue caratteristiche caratteriali, alla costellazione che faceva da sfondo al sole in quel giorno, oggi, che il moto di precessione degli equinozi ha spostato di un mese buono la quinta delle stelle fisse, non v’è ragione per continuare a credere a che predice il futuro, o a leggere il presente, in base a regole antiche di 2000 anni.

Ad oggi non esiste alcun riscontro scientifico sperimentale sulle inclinazioni caratteriali messe in relazione con la data di nascita. In parecchi ci hanno provato senza mai riuscire a trovare alcun tipo di affinità.

Parrebbe quindi doveroso diffidare dei maghi contemporanei, ma volendo ben guardare, anche la teoria sulla evoluzione delle specie non ha mai superato il vaglio della osservazione scientifica, eppure il Darwinismo (che pur finisce in ismo come le ideologie) è su tutti i sussidiari.

E BON!




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