Ovvero un attaccante che, non si sa come, dal Senegal è finito nella Vigor Carpaneto prima e poi al Piacenza.
Età 21 anni, 88 kg per 1,96 di altezza. Quando è in campo si vede, un po’ perché ha la pelle scura più degli altri, un po’ perché ha un’andatura caracollante che lo fa sembrare sempre sul punto di cadere.
Quando corre, va forte, ma non addomestica il pallone con facilità , e ciò perché, secondo me, ha i piedi troppo lontani dalla testa.
Non è un caso, quindi, se Sylla, da non confondere con il dittatore Romano Lucio Cornelio Silla, la cui carriera risale ad altri tempi, ha grosse potenzialità nel gioco di testa, perché, come tutti sanno la testa è a distanza zero dalla testa.
Credo che il Piacenza abbia in Sylla un uomo prevalentemente di confusione, nel senso che, con lui in campo, il gioco risulta decisamente poco prevedibile, perché manda tutti, avversari e compagni, in confusione, appunto.
Eppure, nonostante la malagrazia con la quale tratta il pallone, un goal alla Triestina lo ha fatto e probabilmente ne farà anche qualcun altro prima della fine del campionato.
E poi, ha solo 21 anni, il che lascia pensare che, se riuscirà a prendere bene la distanza tra la testa ed i piedi, diventerà un campione.
Per ora posso solo dire che è simpatico e disponibile, il che non è da tutti, ed è l’unico giocatore del Piacenza, Felice Secondini a parte, con il quale ho fatto un selfie!
L’augurio che faccio a Sylla è quello di giocare, un giorno, nella nazionale del suo paese, e di segnare il goal decisivo contro la Francia, magari ai mondiali, eliminando i galletti transalpini.
Ideale dal mio punto di vista, sarebbe, siccome deve eliminare i Francesi, un goal di mano, in fuorigioco e con un fallo evidente sul portiere, ma da quando c’è il var non si può più, e allora auguro a Sylla di segnare il goal più bello dei mondiali, al volo, in semirovesciata, da fuori area!
Quindi Forza Sylla, Forza Piacenza (e anche un po’ Forza Senegal)