La Video intervista che Mirella Molinari, nota ancorgirl piacentina, ha fatto a Stefano Torre per Piacenza Diario, interrogandolo su ciò che possiamo aspettarci da internet nei prossimi mesi.
Stefano Torre, è noto al grande pubblico come personaggio istrionico ed eclettico. Qui lo scopriamo come CEO di Infonet, serio professionista, capace di immaginare il prossimo futuro del web, tra social network che perdono quota e tecniche di posizionamento sui motori di ricerca che si rinnovano. Dunque, cosa possiamo attenderci nel primo semestre del 2020?
IL PROSSIMO FUTURO DI INTERNET E DELLA SEO
“Il prossimo futuro del web sarà quello di vedere siti sempre più scevri di parti grafiche e sempre più capaci di rispondere alle esigenze del navigatore in mobilità .
Saranno gli smartphone a comandare, significa che i siti andranno progettati per gli smartphone e adattati alla visualizzazione da desktop.
I fattori tecnici tornano ad avere importanza nel determinare il posizionamento di un sito.â€
LA VELOCITÀ DI UN SITO
Innanzi tutto il fattore velocità , per misurare la quale google fornisce tool con il quale valutare la velocità di ogni singola pagina.
La capacità di rispondere in modo pressoché immediato, sta modificando poco per volta il design dei siti dei grandi brand, ce vanno perdendo gli elementi grafici in modo sempre più spinto, ed affidano l’immagine ai colori ed ai font.
ACELLERATED MOBILE PAGES
La presenza di codice AMP (Acellerated Mobile Pages) poi si prospetta come un elemento chiave per riuscire ad ottenere posizionamenti buoni, tanto su mobile device che su desktop.
La codifica delle AMP è ormai definita in modo pressoché completo e negli ultimi anni ha assunto un valore, come fattore di ranking, via via crescente. È prevedibile che il fattore di ranking rappresentato dalle AMP aumenterà la propria importanza, finendo col diventare una sorta di Must per ogni sito web.
IL PROTOCOLLO HTTPS
La presenza del protocollo sicuro https, già da diverso tempo è diventato un fattore di ranking, e sta aumentando il proprio peso in modo deciso. Si tratta di un particolare sistema di crittografia dei pacchetti di dati in transito tra client e server, capace di garantire che nessuno si intrufoli tra i due, intercettando i dati.
L’https è diventato obbligatorio per poter pubblicare i propri prodotti su google shopping, e la sua assenza viene segnalata in modo sempre più evidente dai browser più diffusi, avvertendo gli utenti del rischio che corrono.
Il GDPR, ovvero il nuovo regolamento europeo sulla privacy, di fatto prevede che il protocollo HTTPS sia obbligatorio quando sui siti internet sono presenti form di raccolta dati, ovvero quando vengano richiesti e trattati dati sensibili.
LE API (APPLICATION PROGRAM INTERFACE)
Infine le diverse API che possono essere utilizzare per permettere un dialogo, anche molto spinto, tra browser e sito web, con la possibilità di compiere azioni, anche fuori della finestra del browser ogni qualvolta questo è aperto anche solamente in background.
In questo modo il sito internet si trasforma in una vera e propria applicazione capace di mandare notifiche e di garwntire un livello di interattività push e di informare con finestre pop up sulla pubblicazione eventuali di novità .
Quest’ultimo fattore tecnico va comunque utilizzato con molta parsimonia ed attenzione, poiché rischia, se abusato, di ritorcersi contro chi lo ha implementato.
Le notifiche popup su desktop, sono capaci di produrre un incremento sensibile del traffico, ma non costituiscono, almeno per ora, fattore di ranking.
Google ADS
La pubblicità su google è destinata ad accrescere ancora la sua importanza nell’ottenimento di buoni risultati sul web.
Se da un lato i risultati organici continuano ad essere molto importanti, dall’altro, soprattutto sugli smartphone, i risultati a pagamento mandano quelli organici ABOVE THE FOLD, rendendoli di fatto, di secondaria importanza.
INSOMMA
Insomma, i fattori tecnici e tecnologici tornano alla ribalta, mettendo fuori gioco le piattaforme open source, da wordpress a joomla, da drupal a prestashop, poiché la necessità che hanno queste ultime di consentire l’istallazione di plugin indipendenti l’uno dall’altro, appesantisce enormemente la elaborazione delle pagine.
Sembra quasi che la semplificazione degli ultimi anni stia andando in qualche modo a farsi benedire, lasciando il posto ad un web sempre più tecnologico e sempre più costoso.
L’incremento del costo del Web si intensifica anche in virtù della perdita di pubblico dei social network, il che costringe le aziende a riportare il focus sul proprio sito, dotandolo di interattività e di funnel ben congegnati per poter ottenere risultati.
Per info e approfondimenti:
INFONET S.r.l. Via Roma 228- Piacenza
Fonte: Piacenza Diario