Il problema è che, nella narrativa contemporanea, siamo arrivati a porre l'uomo al confine tra il nulla e l'universo, sull'orizzonte degli eventi, ovvero quel limite oltre al quale un buco nero attrae tutto dentro di sé e annichilisce ogni cosa. Questo perché ciò che si trova all'interno di un buco nero, anche se la scienza non lo conosce o non lo sa, è molto simile a ciò che può essere definito "nulla" da un punto di vista filosofico. Il nulla è qualcosa che ci attira come una calamita; tanto è vero che quando giungiamo sull'orizzonte degli eventi, diventa fisicamente impossibile tornare indietro.
In quel contesto immediato, chiamato orizzonte degli eventi, ci troviamo estremamente vicini a questo figurato confine, poiché il nichilismo si afferma con un magnetismo così forte da attrarci in una caduta senza fine verso il nulla. Quando siamo immersi nel nulla, non c'è nient'altro da fare se non decidere di spegnere la nostra vita e cancellare la nostra esistenza.
Credo che esista una via d'uscita da tutto ciò, e questa via consiste nel guardare in alto, ossia il cielo stellato della notte. Bisogna rendersi conto che esistono altri orizzonti, altri panorami da esplorare, cercando al loro interno qualcosa che risiede in noi: la forza dell'umanità che siamo capaci di sprigionare. Tuttavia, spesso manteniamo questa forza sopita all'interno di noi stessi, influenzati dalla convinzione che, ragionando, si possa raggiungere ogni vetta del sapere e spiegare ogni cosa con la ragione o il bene.
Sono convinto che la ragione da sola non sia in grado di costruire un uomo nella sua interezza umana. Esistono fattori che la ragione non contempla e non spiega; ad esempio, pensate all'innamoramento, non quello biologico, ma quello basato sulla decisione di amare, di voler bene a una persona, di perdonarla continuamente, di sopportarne il tradimento. Questo è parte della grandezza che risiede nell'animo umano, collocata non solo nella ragione, ma probabilmente anche nel cuore, da sempre considerato il centro delle nostre emozioni e del nostro rapporto con gli altri.
Lascio a voi l'elaborazione di quest'idea, poiché siamo più che ragione. Rischiamo di perdere una parte significativa di noi stessi se concentriamo l'intera spiegazione di ciò che siamo solo sulla razionalità .