LA SPEDIZIONE PIACENTINA AI CAMPIONATI ITALIANI DI SUBBUTEO
Sono stati ben 4 i piacentini che hanno partecipato ai campionati italiani di old subbuteo tenutasi a Roma lo scorso 2 luglio nella cornice dello Stadio Olimpico, negli ampi locali all’interno della tribuna Monte Mario.
I picentini presenti erano quattro: Gustavo Roccella (il campione provinciale) e Massimo Brigati, qualificati nel torneo organizzato dal club piacentino, Stefano Torre (presidente del club), invitato dalla Federazione e Massimo Farina, che doveva essere solamente un accompagnatore ed è stato inserito nel tabellone all’ultimo momento.
Si è laureato campione italiano Morgan Chiesa, che è campione del mondo in carica che ha superato in finale il romano Maurizio Presutti.
Il migliore dei Piacentini è risultato Massimo Farina, capace di strappare il terzo posto nel girone di qualificazione.
Degno di nota anche il piazzamento di Stefano Torre che ha battuto nella finale del torneo di consolazione il Maceratese Leonardo D’Amico.
IL REGOLAMENTO PER FACILITARE IL GIOCO DEGLI INVALIDI
Si è per la prima volta sperimentata quella parte del regolamento del subbuteo old style che consente ai giocatori portatori di handicap di confrontarsi con i normodotati senza essere destinati a fare figuracce.
Torre, che è portatore di una forte invalidità , si è rivelato essere la cavia ideale per la sperimentazione del regolamento a livello nazionale che prevede il divieto del gioco al volo e l’attesa della contromossa del giocatore invalido.
Ed è grazie a questo regolamento che il rappresentante dei colori piacentini ha potuto competere ad armi pari con il campione del mondo Morgan Chiesa, arrivando a strappare un 1-1 con il plauso dello stesso Chiesa, per poi arrivare a vincere il torneo di consolazione superando nei tre turni all’inglese, rispettivamente, il compagno di club Gustavo Roccella, il pavese Lo Russo e Leonardo D’amico.
IL MATERIALE ZEUGO
Si è giocato con materiale ZEUGO (miniature, campo e porte), che i giocatori piacentini conoscevano poco trovandosi, soprattutto nei primi incontri, in seria difficoltà specialmente nel tiro in porta.
Lo ZEUGO, termine che in dialetto genovese significa GIOCO, è la versione del subbuteo, del tutto simile a quella originale, realizzata da Arturo Parodi, storico importatore del subbuteo old style che negli anni ’70 del secolo scorso riuscì a dare al gioco della casa del Kent una popolarità assoluta.
Parodi, dopo che è stata liberalizzata la produzione del Subbuteo, ha dato vita ad un marchio tutto suo, la Zeugo appunto, che sta promuovendo attraverso iniziative di respiro nazionale, la più importante delle quali consiste nell’introdurre il subbuteo nelle scuole elementari, quale alternativa al gioco elettronico.
LA PREMIAZIONE
I vincitori sono stati proclamati e premiati da Mauro Simonazzi, presidente dell’OPES settore nazionale Subbuteo, che ha anche assegnato gli Oscar del Subbuteo 2023. Tra i premiati anche il cremonese Maurizio Brillantino, gestore del sito internet calciotavolo.net.
VALERIO MAGRELLI
A margine del torneo, Torre ha consegnato, a nome del Piacenza Calcio, una maglia del club biancorosso a Valerio Magrelli, noto poeta e candidato al premio Nobel per la Letteratura, con il titolo di Giocatore Onorario.
Magrelli ha contraccambiato regalando ai subbuteisti piacentini il suo volume ADDIO AL CALCIO con novanta racconti da un minuto legati alle sue esperienze nel mondo dello sport.
PROSPETTIVA
La prospettiva che ora si apre per club Piacenza Calcio Subbuteo è quella dell’iscrizione al prossimo campionato old subbuteo di serie C che si terrà nel 2024.
LA LOGISTICA
Poiché Torre, presidente del Piacenza Calcio Subbuteo, è un noto tira tardi, la compagine piacentina ha prenotato l’alloggio solo all’ultimo momento, con gli alberghi pieni se non a costi proibitivi, e finendo con il trovare un posto per dormire presso la sede romana delle suore missionarie scalabriniane.
Lì sono stati accolti da Suor Ermelinda, una anziana religiosa con tanta voglia di raccontarsi ed una vita piena di storie raccolte nei tantissimi paesi nei quali ha prestato la sua opera al seguito degli emigranti italiani.