Domenico Groppi, garzon mugnaio.
Questa è la storia di Domenico groppi che nel 1846 rubò alcuni sacchi di grano e di farina, e per questo venne condannato a quattro anni di reclusione.
Non erano teneri a quei tempi con i ladri, e le autorità ducali, che governavano Piacenza e Parma e Guastalla, erano ferme e risolute nel far applicare la legge.
Poco importava se il furto era giustificato dalla fame, dalla miseria o dal freddo, se eri un ladro e venivi colto nella fragranza del reato, venivi condannato a pene detentive che oggi paiono del tutto sproporzionate.
Fatto sta che Domenico, padre di molti bambini perennemente affamati, pensò un bel giorno di sfamarli portandosi a casa un paio di sacchi di frumento ed altrettanti di farina, il tutto per fare qualche pagnotta per sfamare se, la propria moglie ed i ragazzi.
Ma non fu particolarmente lesto e dritto, finendo con il farsi scoprire. La condanna Giunse inevitabile.
Già prima della condanna venne incarcerato e gli toccò passare 19 mesi in uno di quei carceri d’ell’800, a metà strada tra i piombi e la fortezza di Monte Cristo, ovvero luoghi nei quali la gente veniva dimenticata, e soprattutto gli indigenti pativano la fame ed il freddo, i parassiti ed i malanni.
Poi ....
Veduta la supplica portagli da Domenico Groppi,
garzon mugnaio, di Piacenza: Veduta la sentenza del 29 febbraio ultimo scorso, che condannò a quattro anni di reclusione per furto di alcuni sacchi di grani e farine:
Considerato che il groppi ha sostenuto prima pure della sentenza, una detenzione penosissima di oltre diciannove mesi:
Che tutte le informazioni raccolte intorno a questo individuo si accordano a far fede, che se si eccetui il fatto a cui accenna la condanna, non vi ebbe mai contro lui richiamo di sorta e che la condotta fu sempre buona sotto ogni rispetto:
che la sua famiglia, composta di molti piccoli figli, tutti nella più estrema miseria inspira una giusta compassione:
hanno risoluto quanto segue:
E’ fatta grazia a Domenico Groppi della pena che ancora gli rimarrebbe da scontare a termini della sentenza.
Le autorità a cui appartiene, sono invitate a dimetterlo subito che sia loro comunicata questa presente Risoluzione
(Piacenza 25 Maggio 1848)
Domenico Groppi non è altri che il bisnonno di Alessandro, l’attuale titolare del Pastificio Groppi di Piacenza.