lunedì 12 maggio 2025

Spagna al buio

il blackout che ha bloccato un intero Paese

Spagna al buio

Spagna al buio: il blackout che ha bloccato un intero Paese

Nella giornata di ieri il 28 maggio 2025, la Spagna è sprofondata in un blackout durato oltre 12 ore, paralizzando quasi ogni aspetto della vita quotidiana. Ospedali, treni, semafori, supermercati, abitazioni: tutto è rimasto avvolto nell'oscurità, riportando un’intera nazione a una fragilità che credevamo ormai superata.

Immagini drammatiche hanno fatto il giro del mondo: persone che si aggiravano nei supermercati armate solo di torce elettriche, cercando di orientarsi tra scaffali deserti e casse bloccate. In molti quartieri, le uniche luci erano quelle dei telefoni cellulari, mentre la città di Madrid — e gran parte della Penisola Iberica — si presentava come un’enorme macchia nera sulla mappa satellitare dell’Europa.

Cosa ha funzionato... e cosa no

  • Gli ospedali si sono trovati a dover contare sui generatori d’emergenza, spesso insufficienti per coprire tutte le necessità.

  • I treni sono rimasti fermi per ore, con passeggeri bloccati in stazioni e tunnel senza alcuna informazione.

  • I semafori spenti hanno trasformato il traffico urbano in un pericoloso caos.

  • Frigoriferi e celle frigorifere spenti nei supermercati e nei ristoranti hanno minacciato il deterioramento di tonnellate di alimenti deperibili.

La vita moderna, iperconnessa e totalmente dipendente dall’elettricità, si è improvvisamente arrestata. E con essa, anche l'illusione di invulnerabilità.

Ipotesi sulle cause del blackout

Le autorità stanno ancora indagando sulle cause reali dell’evento, ma si affacciano alcune ipotesi:

  • Un attacco informatico (cyberattack) a infrastrutture critiche. Sempre più esperti avvertono che i sistemi elettrici nazionali sono vulnerabili ad attacchi digitali.

  • Guasti a catena dovuti a sovraccarichi o problemi nella rete di trasmissione ad alta tensione.

  • Fenomeni climatici estremi, che stanno diventando più frequenti e imprevedibili.

  • Manutenzione insufficiente delle reti elettriche o errori tecnici.

E in Italia? Rischi concreti

La domanda che sorge spontanea è: potrebbe succedere anche da noi?
La risposta, purtroppo, è sì.

Anche l’Italia ha una rete elettrica complessa e interconnessa, con punti di vulnerabilità noti, specialmente in situazioni di stress estremo:

  • In estate, l’uso massiccio di condizionatori può sovraccaricare la rete.

  • In inverno, picchi di domanda energetica possono far collassare settori del sistema.

  • Inoltre, il crescente ricorso a fonti rinnovabili (pur fondamentale) introduce una variabilità che rende più difficile gestire l’equilibrio della rete.

Precedenti in Italia:

  • 2003: un blackout storico colpì quasi tutta l'Italia, lasciando 56 milioni di persone senza corrente per circa 12 ore, a causa di un guasto sulla rete svizzera che si propagò rapidamente.

  • 2019: blackout parziale in Sicilia per problemi alla centrale di produzione.

  • 2022: alcuni blackout localizzati in grandi città italiane, soprattutto d'estate, dovuti a picchi di consumo e infrastrutture vecchie.

Un cielo mai visto

C'è tuttavia un'immagine più poetica che questa notte ha regalato alla Spagna: senza inquinamento luminoso, il cielo stellato deve essere stato meraviglioso anche sopra le grandi città. Le stelle brillavano nitide e potenti, in un modo che pochi cittadini urbani hanno mai potuto vedere.

Probabilmente solo in pochi, distratti dal panico o dalle emergenze pratiche, hanno alzato gli occhi al cielo. Ma chi lo ha fatto, chi si è fermato a guardare il firmamento libero da ogni luce artificiale, ha potuto assistere a uno spettacolo degno di essere ricordato per sempre: un cielo primordiale, vasto, pieno, come un messaggio silenzioso in una notte di caos.

Conclusione: un campanello d’allarme

Il blackout spagnolo è un segnale d’allarme per tutta l’Europa. Non basta aumentare la produzione di energia: serve investire seriamente nella resilienza delle infrastrutture, nella cybersicurezza e in piani di emergenza realmente efficaci.

Perché il buio che abbiamo visto sulla Spagna può, in un attimo, avvolgere anche noi.
E stavolta, torce e telefoni potrebbero non bastare.


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