Per l’ultimo martedì di maggio era prevista la prime delle tribune elettorali su rai tre regionale.Spettava al capolista il partecipare, ovvero avrebbe potuto partecipare solamente un candidato per ogni lista.
Il nostro capo lista, ovvero mi figlio Marcello si rifiutò di partecipare, così si aprì un dibattito interno per scegliere il volto da mettere in gioco quel giorno.
Alla fine la spuntò Maria Neris!
Ed era una scelta perfetta!
In se la tribuna elettorale di Rai 3 non produce praticamente nulla, gli ascolti sono bassissimi e la capacità di spostare voti da parte di quella trasmissione è pari a zero.
Quello che però fa la differenza è il saperla rilanciare sui social network con velocità ed efficacia.
Il volto e la voce della bellissima Maria, ragazza dominicana dai tratti ambrati tipici di Santo Domingo, con un italiano perfetto ma dal forte accento caraibico, avrebbe amplificato oltre misura la surrealtà di un programma che conteneva addirittura un muro contro gli immigrati.
Del format che avrebbe avuto la trasmissione sapevamo pochissimo e solamente andando a cercare su you tube trovammo la registrazione di una trasmissione analoga di qualche anno prima dalla quale si capiva che i candidati delle diverse liste avrebbero avuto due minuti per parlare del loro programma ed un minuto per fare un appello finale al voto.
Così preparammo e provammo il testo del discorso con i giusti tempi e facemmo diverse prove.
Purtroppo Maria durante la registrazione fu vittima dell’emozione e non riuscì a rispettare i tempi, ma il risultato fu comunque notevole.
Su youtube sono stati pubblicati sia la registrazione della trasmissione andata in onda sulla Rai, sia la registrazione delle prove, entrambe sono un vero spasso.
Ecco il testo DELL’INTERVENTO DI Maria Neris:
Noi abbiamo scelto di indossare il cilindro di Torresindaco perché crediamo che la satira sia l’unica via, alternativa al non voto, che consente ai cittadini di ribellarsi.
Proponiamo un programma anomalo, lungimirante e visionario:
al primo punto abbiamo previsto di realizzare un Vulcano a Borgoforte, dove oggi c’è l’inceneritore.
Così Potremo usare il vulcano per bruciare i rifiuti, in modo naturale e senza ricadute sulla salute della gente..
Riporteremo a piacenza la formula uno. Sarà un gran premio emozionante più degli altri nel quale prevediamo un tratto a doppio senso dove i bolidi potranno scontrarsi frontalmente. Sarà il gran premio più pericoloso del mondo.
Forse con questo grande evento ricorrente, la città diventerà più pulita e decorosa.
Inoltre intendiamo rendere navigabili la gran parte delle vie del centro storico, così i vigili urbani, che ora fanno soltanto multe, diventeranno superflui.
Risolveremo in questo modo anche il problema dei sensi unici che cambiano ogni tre mesi.
Per garantire Sicurezza chiederemo aiuto a Putin, con la sua armata rossa la città sarà controllata dal braccio armato e non vi saranno problemi di criminalitÃ
Tutti, sia stranieri che italiani, saranno costretti a depositare le impronte digitali, così potremo sapere sempre chi fa il malandrino e chi no.
Parlando di immigrazione, siamo per la tolleranza zero, e costruiremo un muro al confine con Pontenure, dal momento che le nostre fonti ci hanno riferito che tutti vengono da lì.
L’ospedale nuovo non servirà ai piacentini perché noi vieteremo di morire, lo faremo comunque per curare coloro che vivono a Caorso, Pontenure e nelle altre zone limitrofe.
In questo modo i piacentini non dovranno più pagare il parcheggio dell’ospedale così come già non pagano quello dei centri commerciali e dello stadio.
La dichiarazione di guerra a Parma è poi un punto fondamentale del nostro programma.
Così imparano ad averci rubato il Grana, Verdi e a tentare di rubare anche la coppa ed i Pisarei.
Parma verrà attaccata utilizzando i missili balistici che Putin ha promesso a Torre, e dopo essere stata saccheggiata e ridotta in macerie, verrà disseminata di sale!
ed ecco l’APPELLO AGLI ELETTORI
Noi abbiamo scelto di usare l’arma, potente, della satira per attaccare il sistema dei patirti.
Crediamo che la satira sia l’unico strumento che consente alla gente di ribellarsi alle vane promesse tipiche di ogni campagna elettorale, invece di scegliere la via del non voto.
Ogni punto del nostro programma può essere letto in due modi: nel primo, più immediato, è satirico, ma se letto al contrario diventa capace di fare riflettere.
Siamo stufi di politici che promettono e poi non fanno niente.
Per ciò diciamo che ci siamo rotti le scatole e vi chiediamo di ribellarvi e votare Torre Sindaco
Dios los bendigas, dios bendiga Piacenza