ANDRE PUGNI CANDIDATO M5S:
Stefano Torre era per me un perfetto sconosciuto fino alla primavera del 2017. Si è presentato, solo, un giorno di aprile. Lo conoscevo virtualmente attraverso i suoi video dei mesi precedenti. Voleva diventare sindaco di Bettola, un paese della nostra provincia. Le sue registrazioni pubblicate sui social mi divertivano e giorno dopo giorno conquistavano gli apprezzamenti del pubblico. Mi sono detto: questo qui non verrà poi a Piacenza a far caciara? Così è stato!
Una sciabolata nell’aria tranquilla di una città sonnolenta. La breccia nel velo con cui noi piacentini nascondiamo le nostre cose più intime. Piacenza è così, la scopri nelle piccole cose, insistendo alla ricerca di tesori nascosti dalla sapienza di un popolo diffidente e riservato. Le opinioni di un clown (mi perdoni H. Boll) irridente, sarcastico che se ne frega delle convenzioni e con la (sua) grande forza d’immaginazione crea metafore fantastiche.
Potremo andare in barca in centro, butteremo i rifiuti nello spazio (altro che teorie scientifiche sul trattamento della spazzatura), conquisteremo i vicini di casa più belli di noi… Tutto ciò che un bambino sogna e che ogni adulto intimamente spera possa accadere. In fondo non si diventa mai grandi.
E poi, noi piacentini, che non ci metteremmo neanche per sogno un cappello a cilindro, una fascia tricolore per sparare al megafono le nostre idee ma che lo abbiamo incitato, abbiamo riso con lui infischiandocene per una volta dei luoghi comuni, delle convenzioni e della forma, una padrona esigente per chi indossa i panni buoni solo nei giorni di festa. Ora il clown triste va alla conquista dell’Italia e anche noi siamo un po’ più orgogliosi.
Non dimenticherò gli incontri televisivi, da avversario, in cui gli aggiustavo la fascia tricolore e gli assestavo il vestito sempre un po’ sdrucito. Felice di aver fatto parte di questa fantastica avventura… Andrea Pugni